giovedì 3 ottobre 2013

Ancora morti nel Mediterraneo. Inumano quanto sta accadendo

Nella giornata di oggi, siamo ancora costretti a commentare una tragedia figlia della disperazione. 82 persone sono morte al largo di Lampedusa alle prime luci dell’alba a causa di un incendio. Tra questi 2 bambini e una donna incita. Sull’imbarcazione vi erano oltre 500 persone di cui 250 risultano disperse. Ritengo sia doveroso e oramai improcrastinabile affrontare questo argomento in sede istituzionale visto anche quanto accaduto 3 giorni fa a Ragusa. Sia il Presidente della Repubblica Napolitano che il Premier Letta sono rimasti colpiti da quanto sta accadendo. Bisogna fermare questi viaggi della disperazione andando a colpire i criminali che cercano ricavi dalla tratta delle persone. Nella linea tracciata dal Presidente Letta nel suo discorso di ieri, si è messo in evidenza come nel semestre italiano di presidenza UE il Mediterraneo ritornerà al centro delle politiche europee. Questo dovrà essere un tema cardine perché l’inumanità di quanto sta accadendo non è più tollerabile. Non possiamo però andare più oltre, bisogna comunque affrontare con urgenza questa tematica, fra tutti gli interventi il più urgente riguarda la modifica della Bossi Fini. Porterò questo argomento anche all’interno del dibattito che si terrà sabato prossimo a Borgomanero dal titolo ‘Nuovi Italiani’. Un convegno, organizzato da Hassan Pagano, che parla di immigrazione e che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tematica. 

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