lunedì 28 febbraio 2011

Questa sera a Borgomanero: Federalismo Municipale, Lega e PD a Confronto


Carissimi,

questa sera parteciperò ad un importante incontro che si terrà a Borgomanero:

sul palco della Sala SOMS, Società Operaia del Mutuo Soccorso, di C.So Roma 136 si confronteranno il Sen. Marco Stradiotto (PD) e l'On. Roberto Simonetti (LNP) sul tema caldissimo del Federalismo Municipale.

Una serata di dibattito a cui vi invito a partecipare numerosi per approfondire le tematiche del Federalismo, scoprirne punti deboli e migliorabili, scoprire in cosa differiscono le posizioni di Lega e Partito Democratico: a moderare il confronto il giornalista Maurizio Ferlaino.

Spero dunque di incontrarvi questa sera, non mancate!
Franca Biondelli

domenica 27 febbraio 2011

Un grande risultato le primarie di Oggi!

Faccio le mie più vive congratulazioni a Piero Fassino per lo straordinario risultato avuto alle Primarie Torinesi. A lui faccio i miei più cari auguri affinchè questo sia il primo passo sul cammino verso Palazzo di Città.

Ad Andrea Ballarè, candidato del Partito Democratico alle primarie di Novara, risultato vincente nella consultazione odierna con risultato davvero lusinghiero, va tutta la mia felicità.

Ringrazio tutti i cittadini che, sia a Torino che a Novara, hanno deciso di dimostrare la loro voglia di cambiamento e di partecipazione recandosi ai seggi a votare.

Grazie poi alle centinaia di persone che oggi hanno reso, con il loro lavoro, tutto ciò possibile!

Bravo Andrea, Bravo Piero!

mercoledì 23 febbraio 2011

Quote rosa nei CDA: il Senato è contrario

Parere contrario del Senato in commissione Giustizia sulle quote rosa del CDA: per me, come per la Presidente del Gruppo PD al Senato Anna Finocchiaro, un senso di amarezza e di sconfitta.

Questa decisione mi lascia di stucco perchè lo stesso paese che festeggia l'8 Marzo e che fa proclami sulla parità di trattamento dei sessi si trova, all'atto pratico, a porre un veto sessista e francamente ingiusto.

Il governo, con questo provvedimento, ha fatto proprie le richieste giunte nei giorni scorsi da Confindustria, ADI e ANIA che, cercando di giustificarsi, pongono un problema di "merito".

Affermano infatti che, tali quote, potrebbero portare all'ingresso nei CDA di persone prive di competenze e ammesse solo perchè donne.

A mio avviso dunque, se il problema è il merito e non il sesso, è necessario porsi la stessa preoccupazione nei confronti degli uomini: quali controlli ci sono, al giorno d'oggi, sul merito? Quanti uomini siedono nei CDA per il solo "merito" di aver avuto una spintarella o una raccomandazione?

Su questo, ovviamente, non ci si interroga!

Care Amiche, credo che questo sia un passo indietro, l'ennesimo, per noi Donne.

martedì 22 febbraio 2011

E' arrivato il MILLETASSE!




Ecco a voi, nero su bianco, cosa c'è nascosto tra i meandri del Decreto Milleproroghe.

Ancora una volta sono i più deboli e coloro che lavorano onestamente a dover pagare di più: anche le popolazioni colpite da calamità....verranno tassate maggiormente per finanziare la ricostruzione!

"Buona" lettura.

giovedì 17 febbraio 2011

Milleproroghe: il governo del Tagliare

Voglio fare un breve commento sul disegno di legge "milleproroghe" oltre che a segnalare la mia grande delusione per avermi respinto gli emendamenti sui malati di SLA e su altre disabilità gravi.

Ricordo anche l'azzeramento del Fondo di 400 milioni di euro sulle non autosufficienze, ma voglio inoltre, fare una precisazione sulla politica agricola fatta dal Governo e in primis dalla Lega Nord.

Se mancano le risorse per risolvere i problemi delle piccole e medie imprese e per le famiglie perchè allora viene finanziato l'ennesimo provvedimento in materia di Quote Latte umiliando quelle aziende agricole che con sacrifici si sono messi in regola?

Il non pagamento delle multe per le quote latte è una vergogna! Il Ministro pur dichiarando la sua contrarietà al rinvio del pagamento non è stato ascoltato dal suo governo che in senso contrario dice si alla proroga in sfregio alle sanzioni preannunciate da Bruxelless.

I cittadini novaresi, piemontesi devono sapere che la questione quote latte non è solo una vicenda agricola ma è un problema che investe tutti. Le multe non pagate dai grandi produttori le pagano gli italiani. Questa operazione si traduce concretamente in tagli ulteriori per il sociale, per lo studio, per la sicurezza, quindi è affare di tutti!

Concludendo, altro che il partito del fare!!

Questo è il Governo del tagliare.

mercoledì 16 febbraio 2011

Per i malati di SLA: dal Milleproroghe non solo promesse.

Con il Milleproroghe, dopo lunghe battaglie, è stata prevista una disponibilità di 100 milioni di euro per il sostegno ai Malati di SLA.

Affinchè questa non rimanga solo una promessa ho presentato a strettissimo giro un'interrogazione.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Biondelli - Al presidente del Consiglio,
Al Ministro della salute,
Al Ministro dell'Economia e Finanza

- per sapere - premesso che:

il Governo, con il decreto-legge n. 225 del 2010 cosiddetto mille-proroghe attualmente in discussione al Senato (S. 2518), ha previsto un intervento di cento milioni a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA);

tale previsione giunge al termine di una battaglia intrapresa dai malati e dalle loro famiglie, per rivendicare il sacrosanto diritto all'assistenza e quindi il diritto ad una vita dignitosa;

la disposizione citata riconosce un generico contributo, ma senza esplicitare quanto andrà alla ricerca e quanto all'assistenza diretta, ossia alle persone, con il conseguente rischio che anche questa volta alle famiglie non arriverà nulla. Manca, inoltre, la previsione di un diritto che sia valido al di là delle disponibilità residuali ed eccezionali di bilancio. Si rischia di tradire, pertanto, l'esigenza di un'immediata disponibilità dei fondi;

se da una parte, infatti, si concedono 100 milioni per il solo 2011 e soltanto per i malati di SLA, dall'altra il Governo ha proceduto ad una pesante retrazione della spesa sociale, tagliando le risorse da destinare ai servizi alla persona (fondo nazionale per le politiche sociali, fondo per le politiche della famiglia, fondo per le politiche giovanili, il fondo per l'infanzia e l'adolescenza e il fondo per il
servizio civile, fondo sociale per l'inclusione sociale degli immigrati e altro) e addirittura azzerando il fondo per la non autosufficienza;

pur intervenendo, giustamente, a sostegno delle persone affette da SLA, si ritiene che il Governo si sia dimenticato di altre che versano in situazioni altrettanto delicate, prefigurandosi un evidente ed irragionevole disparità di trattamento;

i fondi da destinare ai malati di SLA, inoltre, gravano sull'ammontare delle risorse
complessivamente destinate al «5 per mille» per il 2011, con conseguente pregiudizio tanto per
il settore «no profit», quanto per la libertà dei contribuenti decisi a destinare la propria quota
dell'imposta sui redditi a sostegno degli operatori del terzo settore -:

quali iniziative il Governo intenda adottare per intraprendere una politica di welfare realmente
capace di dare risposte alle istanze dei cittadini più deboli e per garantire l'immediata disponibilità dei fondi e il celere e corretto impiego delle risorse destinate agli interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica e assistenza domiciliare.

martedì 15 febbraio 2011

Ancora una Fiducia per il Governo?

In questi giorni, ho presentato al senato numerosi emendamenti, in materia di Disabilità, Lavoratori Telecom, sui Consorzi ed altro, al Decreto Milleproroghe in discussione al Senato.

Naturalmente respinti e comunque "inutili" poichè il Governo, ormai senza più sorprendere, porrà la Fiducia.

Ancora una volta lavorare in Parlamento diventa umiliante. Comunque, pur amareggiata, vi invio anche il mio Intervento in Aula:

BIONDELLI (PD). Signor Presidente, il decreto milleproroghe e la sua conversione in legge di cui oggi si dibatte poteva essere un'occasione con cui la maggioranza poteva rimediare alla stasi che il Governo ha imposto ormai da troppo tempo, coinvolgendo i suoi rappresentanti nelle Aule parlamentari. In un contesto sociale in cui la crisi è dominante, l'attività parlamentare avrebbe dovuto essere proficua e dominante. Ciò che i cittadini chiedono alla politica è che sia vicina ai loro problemi e che li affronti nel migliore dei modi. Se poi ci riferiamo a chi è stato scelto per rappresentarli, per questi diventa un dovere. Ho fatto questa breve premessa, perché vorrei sollecitare una riflessione da parte di tutti. A fronte di provvedimenti che vanno discussi con una connotazione prettamente politica, e quindi ognuno è legittimato nelle proprie scelte, ve ne sono altri che non possono avere una collocazione politica, uno schieramento piuttosto che un altro: sono i provvedimenti che devono essere affrontati solo con la coscienza e con la responsabilità di chi è consapevole di vivere in un Paese civile e ha l'onore di esserne rappresentante. Io e miei colleghi della Commissione sanità abbiamo presentato emendamenti ed ordini del giorno su argomenti seri, molto seri, soprattutto se pensiamo che i destinatari sono persone che soffrono e alle quali la vita non ha offerto il meglio che ci si possa aspettare. Parliamo della sclerosi laterale amiotrofica, più diffusamente denominata SLA, ma abbiamo esteso il nostro intervento anche alle disabilità gravi, argomenti sui quali non esiste l'idea o il presunto dovere di fare scelte politiche. Non è necessario e non occorre ricercare una collocazione, di destra, di sinistra, di centro, quella che sia. In questo caso dobbiamo essere guidati solo dalla nostra coscienza, dalla nostra dignità di cittadini italiani, prima, e di parlamentari, poi. Non vi può e non vi deve essere demagogia là dove vi sono persone che soffrono e, con loro, intere famiglie. Pertanto, invito ciascuno di voi a vivere almeno un giorno insieme ad una di queste persone, ad una di queste famiglie. Allora, solo allora, si potrà capire di cosa stiamo parlando e quanto sia nobile il gesto che dovremmo fare per rendere loro la vita un po' più agevole. Lo dico anche al ministro Tremonti, che non è qui con noi, ma che con i suoi tagli sta mettendo a dura prova queste famiglie. Abbiamo presentato ordini del giorno, con i quali si vuole spazzare via ogni demagogia. Semmai si chiede un approccio veramente responsabile su un argomento che, peraltro, è stato anche oggetto di una manifestazione pubblica, quanto mai sacrosanta. Era in occasione dell'approvazione del Patto di stabilità, quando il Governo destinò una quota di 100 milioni di euro per i malati di SLA e per le loro famiglie. Chiedo a lei, senatore Malan, che ritengo una persona veramente sensibile: queste famiglie avranno o no questi 100 milioni per poter affrontare i costi della malattia? Ribadisco ancora una volta che non si può lesinare su questi interventi finanziari. Inoltre, è inconcepibile che non vengano prese in considerazione anche altre disabilità gravi, gravissime. Si chiede che questi finanziamenti siano destinati ad interventi per ricerca e assistenza domiciliare, sia per i malati di SLA sia per tutti i malati con gravi disabilità: una quota non aggiuntiva rispetto alle risorse stanziate per le stesse finalità della legge di stabilità 2011, trattandosi, al contrario, delle stesse risorse che concorrono alla determinazione nell'ammontare indicato. Non possiamo consentire l'azzeramento del fondo per la non autosufficienza, ossia i 400 milioni che vengono a mancare da quest'anno, e che tutto questo passi inosservato. Sostengo, e con me tutto il mio partito, ma credo anche voi, che occorra avviare un'ampia riflessione sul mondo delle patologie gravissime. Potremmo individuare misure di carattere generale, ponendo altre risorse per tutte le disabilità gravi, tra cui l'istituzione di un fondo ad hoc per la ricerca, per la cura, per l'assistenza delle persone disabili e per aiutare i loro familiari. In definitiva, è quanto mai necessario adottare un progetto condiviso, sia perché si cerca di far fronte ad un grande dramma, sia perché si incrementa la ricerca in Italia, che porterà, ne sono sicura, benefici a queste persone sfortunate e all'intera collettività. E se l'argomento dovesse ricadere sulla mancanza di risorse, allora io ribadisco che questi provvedimenti hanno una priorità assoluta e che sono state prospettate anche proposte di finanziamento senza maggiori oneri per l'Erario. In conclusione, chiedo a ciascuno di voi, col cuore, un atto di coscienza: non lasciate che questi malati non abbiano risorse. (Applausi dei senatori Fioroni, Gustavino e Santini).

domenica 13 febbraio 2011

Se non ora quando?

Ho partecipato quest'oggi alla manifestazione Novarese "Se non ora quando?" e non posso che manifestare la mia soddisfazione, come donna, madre e rappresentanze delle istituzioni, per la risposta forte arrivata a questo appello.

La dignità delle donne è un valore che troppo spesso passa in secondo piano: oggi con questa manifestazione a cui hanno partecipato molte donne, ma anche intere famiglie famiglie, abbiamo voluto ribadire questo concetto.

Invito tutti dedicare qualche minuto al manifesto che ha ispirato questo movimento e che trovate a questo indirizzo:

http://senonoraquando13febbraio2001.wordpress.com/

Un caro saluto!

mercoledì 9 febbraio 2011

Gelmini: Molta attenzione alle problematiche novaresi... Davvero??

Finalmente ho ricevuto la risposta all'interrogazione, fatta lo scorso mese di Settembre, in merito alla situazione delle Scuole novaresi: precari, classi sovraffollate e tempo pieno.

Interrogazione nata dalle osservazioni e dalle proteste di molti docenti raccolti all'inizio di un anno scolastico sicuramente difficile: forti ridimesionamenti, revisioni di orario e di curricula, classi decisamente strapiene.

Il ministro, cal canto suo, ci fa sapere di aver posto molta attenzione alle problematiche delle Scuole di Novaresi...

Devo dire...meno male!? Immaginiamoci altrimenti in quali condizioni ci saremmo trovati ora!!!!

Ecco il link alla risposta Interrogazione Biondelli Scuola Novara

Se il disabile non può viaggiare....


Ancora storie incredibili, di quelle che nel 2011 suonano anacronistiche: barriere architettoniche in una stazione trafficatissima e importante come quella di Arona, impediscono l'accesso alla banchina. L'ascensore, una volta presente, non è più a disposizione dei viaggiatori. E se il disabile non è fortunato, dopo aver avvisato per tempo delle sue necessità e aver pagato il biglietto rischia di rimanere a terra.

A questo proposito mi sono attivata, affinchè il ministro sappia e prenda provvedimenti!

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Biondelli - al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti

Premesso che:

La ferrovia Domodossola - Milano è una delle principali linee ferroviarie italiane e internazionali nonché una delle più trafficate sia dal punto di vista passeggeri sia nel trasporto di merci;

essa rappresenta un punto nevralgico per le comunicazioni verso il capoluogo Lombardo e, in senso contrario, un corridoio verso l'Europa grazie al nodo ferroviario di Briga-Glis da cui è possibile avere collegamenti diretti con Parigi (via Losanna), Ginevra e Bruxelles (via Basilea e Lussemburgo);

sulla linea si trova la stazione di Arona, snodo del traffico passeggeri su queste direttrici;

recentemente, sono giunte diverse segnalazioni di cittadini Disabili che - a seguito di lavori di ristrutturazione del complesso ferroviario e cessione di spazi ai privati - sono rimasti privi dell'unico ascensore adibito all'accesso alla banchina posta al piano superiore rispetto al piano biglietterie;

per superare queste barriere architettoniche, senza accesso all'ascensore, è necessario compiere un tragitto molto più ampio ed è prevista, comunque, la presenza di operatori Trenitalia e di Volontari che accompagnino il disabile a prendere il treno;

in un caso un disabile non ha potuto raggiungere in nessun modo il binario e, nonostante il treno fosse stato preavvisato, come da regolamento della presenza un disabile con necessità di assistenza in partenza da Arona, egli ha dovuto rinunciare alla corsa;

tali disagi non sono tollerabili e sono lesivi della dignità della persona che vede fortemente compromessa la propria libertà individuale;

si chiede di sapere

se e quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere affinché le responsabilità e le negligenze che hanno portato a questa situazione siano appurate;

se il Ministro in indirizzo non ritenga importante segnalare a Trenitalia queste gravissime inadempienze e vigilare, con gli strumenti a loro disposizione, sugli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici.