giovedì 25 febbraio 2010

Chi ci pensa ai praticanti?

Ieri ho presentato un'interrogazione ai ministri del Lavoro e della Giustizia per chiedere se mai si farà luce sul problema dei praticanti.

I nostri giovani, accusati di essere bamboccioni, se dimostrano di essere diligenti e studiosi, di perseguire un sogno come quello di fare l'avvocato o il commercialista, si condannano ad anni di praticantato non pagato che, di certo, è un disincentivo all'abbandono del "nido" in favore della loro vita autonoma.

Ecco che cosa ho chiesto:

BIONDELLI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e della giustizia - Premesso che:

attualmente in Italia esiste una vasta categoria di persone, nella quasi totalità giovani, costituita dai praticanti le libere professioni;

costoro arrivano a questo traguardo dopo aver conseguito la laurea e devono obbligatoriamente effettuare un certo numero di anni di praticantato, generalmente tre, per accedere al successivo esame di Stato ed ottenere quindi l'abilitazione alla professione;

ad oggi, per questa categoria non esiste una norma che preveda una corresponsione salariale obbligatoria e non esiste alcuna forma di tutela del lavoro venendosi così a palesare una discriminazione rispetto, ad esempio, agli apprendisti, i quali, al pari dei praticanti, si formano sul luogo di lavoro;

un soggetto tipo, che si laurea a 24 anni, è immediatamente "accolto" presso uno studio come praticante ed è in grado di superare a 27 anni l'esame di Stato, arriva al ventottesimo anno d'età senza mai aver ricevuto una corresponsione salariale;

nelle ultime dichiarazioni del ministro Brunetta si sono ravvisati intenti di promozione dell'autonomia dei figli dalle famiglie che, stando alle sue dichiarazioni, sarebbero addirittura incentivabili economicamente dal Governo,

si chiede di sapere se non si ritengano prioritarie azioni di tutela di queste categorie, attraverso opportune norme volte a colmare la discriminazione altrimenti posta in essere.

(4-02762)

Quest'oggi a Messina con Ignazio Marino


Quest'oggi sono stata a Messina in una missione per la Commissione sull'Efficacia e l'Efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.

martedì 23 febbraio 2010

Il mio discorso in ricordo di Mora e Gibin, eroi della resistenza

Vorrei rivolgere quest’oggi un saluto a tutti i presenti: ritrovarsi qui oggi vuol dire raccogliere, ancora una volta, il messaggio del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ci invita a rafforzare il comune impegno di memoria, di riflessione e trasmissione alle nuove generazioni del valore della Resistenza.
A questo movimento, a questa unione di ideali sociali e politici, dobbiamo la nascita della nostra Nazione, della nostra Costituzione che ancora oggi, nonostante gli attacchi di certe parti politiche dalla memoria evidentemente breve, rimane un documento attuale e forte.


Se provassimo ad immaginare, anche solo per un momento, quale sarebbe stata la storia d’Italia se la resistenza non avesse animato lo spirito di molti Italiani, desiderosi di riscossa e di rinascita, ci troveremmo di fronte ad un senso di dissoluzione e sbandamento totale.
Fortunatamente, quel giorno, in quell’8 settembre che ha cambiato la nostra storia, gli italiani, e in prima linea i partigiani, hanno deciso di farci un grande dono.


Mio padre era un partigiano, un uomo che ha combattuto per darmi un’Italia migliore, c’è riuscito, ed è stato più fortunato delle migliaia di caduti, tra cui molte donne, che non hanno fatto ritorno a casa.


Lui è tornato, e ha portato nel cuore questa esperienza che mi ha trasmesso sin dai primi anni della mia vita.


Ed è proprio ad Ernesto Mora ed Ezio Gibin che vorrei rivolgere un ricordo.


La loro è la storia che mi è rimasta più impressa, due giovani, due ragazzi, pronti al sacrificio estremo pur di difendere un ideale di pace e di libertà.

“Ho la sventura di essere testimone al massacro dei due giovani eroi. Gettati dal camion, come fossero sacchi, i carnefici si avventavano con pugni, pedate e calci di moschetto sui corpi dei due partigiani. […] Non un lamento esce dalle labbra dei due ragazzi".


A questi due eroi, la cui storia spesso è ignorata, dobbiamo dedicare nuovi momenti di approfondimento culturale: perché il loro sacrificio non venga dimenticato ma diventi esempio per i nostri giovani, perché quando a loro consegneremo il futuro, gli errori terribili del passato non si ripetano.

giovedì 18 febbraio 2010

IL CASO BERTOLASO, LA CORRUZIONE E GLI APPELLI INASCOLTATI




Sul caso Bertolaso, in questi giorni, sono stati versati fiumi d’inchiostro e, come al solito, esiste una linea di demarcazione che separa coloro che lo proclamano innocente e quelli che invece lo considerano già condannato.

Come invece è più corretto fare, voglio astenermi da ogni giudizio e ribadire che, se esiste un procedimento giudiziario a suo carico, esisterà sicuramente un magistrato che se ne occuperà affinché sia ristabilita la giustizia.

La priorità, oggi come oggi, è confermare la fiducia nella magistratura. Una fiducia che io ho ribadito più volte dalle pagine del mio blog e ai microfoni di coloro che mi hanno intervistata. Una fiducia che confermo ancora oggi.

Allo stesso modo non metto in discussione l’essenzialità e l’indispensabilità della Protezione Civile alla quale va il mio plauso per come hanno saputo gestire, in maniera eccellente, le diverse calamità che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni. Da L’Aquila a Maierato, il panorama sarebbe indubbiamente diverso senza di loro e senza il loro instancabile lavoro.

Non posso però non spendere due parole su un allarme molto preciso che è emerso dai dati che ci ha comunicato la corte dei conti quest’oggi.

Ho avuto modo di confrontarmi, dati alla mano, con l’esperienza di chi ha fatto per anni il prefetto ed è stato, inoltre, alto commissario anticorruzione nel governo Prodi, il Senatore Achille Serra.

Dalla nostra breve discussione è emerso un quadro tutt’altro che confortante. Nell’ultimo anno le denunce per corruzione hanno conosciuto un aumento del 229% e i fatti di concussione sono aumentati del 153%: in parole povere, parlare di tangentopoli al giorno d’oggi non significa fare storia ma, piuttosto, attualità.

La stessa Banca Mondiale e Transparency International, ci descrivono come un paese ad alto rischio di corruzione. Un paese che forse non è ancora uscito da quel periodo nero che ha caratterizzato i primi anni 90.

Dobbiamo riconoscerlo, e mi permetto una nota di sarcasmo misto a rassegnazione, i tempi da allora sono comunque cambiati.

All’epoca i magistrati venivano elogiati e apprezzati perché attori di un rinnovamento che passava attraverso la lotta alla corruzione e a un sistema malato che stava portando l’Italia verso il baratro. Oggi le cose sono diverse: il cittadino comune mal tollera quest’operato perché la magistratura è dipinta, da chi governa, come una nemica del popolo e del bene.

Sono di ieri le parole del Premier: “«Che ci sia una categoria, a spese del contribuente, che perseguita il primo contribuente e il principe della Protezione civile con processi che risultano infondati, è un male dell’Italia. Non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici”

A proposito di corruzione, vorrei comunque ricordare che circa 10 mesi fa, presentai un’interrogazione proprio a proposito dell’Alto Commissariato Anticorruzione. Facevo notare al ministro che, a seguito dei tagli occorsi, l’operato di questo importante ufficio era fortemente compromesso e che la sua attività, sino ad allora impeccabile e ricca di successi, era praticamente paralizzata.

Un ufficio che a pieno regime contava circa 60 collaboratori tra cui funzionari delle forze dell’ordine e magistrati, impegnati in attività investigative e ispettive di altissimo livello, venne bollato dal ministro Brunetta come “spreco” e quindi potato per bene.

Oggi la situazione di questo alto commissariato è tragica: 19 dipendenti e una sola autovettura… con oltre 150000 chilometri.

A vedere dalle valutazioni fatte dal nostro Governo, il problema della corruzione deve essere praticamente risolto… o quantomeno non deve essere una priorità.

In realtà, quello che chiedo al governo in maniera provocatoria, è una presa di posizione sull’esistenza o meno di un fenomeno diffuso di corruzione in Italia. Se la risposta è negativa, vuol dire che deve esserci una spiegazione diversa per i dati della corte dei Conti.

Se al contrario la risposta è positiva, è opportuno interrogarsi sulla coerenza delle scelte effettuate sinora da questo governo che sono andate, tragicamente, in senso opposto ad una lotta concreta a queste problematiche.

Ritornando quindi al caso Bertolaso, è improbabile che i magistrati abbiano preso un abbaglio. Sicuramente si sono verificati dei gravi atti di corruzione ma sono pienamente cosciente che una persona nella posizione di Bertolaso può essere facilmente vittima di accanimento e illazioni per fatti per i quali probabilmente non è direttamente responsabile.

Ancora una volta mi fermo qui, senza pronunciare in merito giudizi. Esiste un magistrato in cui io, come tutti dovremmo, ripongo piena fiducia.

Mi permetto però di fare una considerazione in chiusura di questa nota, che è un auspicio forte per il futuro, affinchè episodi del genere non si verifichino più: ancora una volta la palla passa al cittadino.

Si deve infatti diffondere una nuova cultura di scelta del candidato a ricoprire incarichi pubblici.

Una cultura che premi l’onestà!!!

Mi riferisco ad un intervento del procuratore antimafia Grasso che osservava che, se non si cambiano le cose, si continueranno a preferire assessori datati e abituati a mettere le mani negli appalti per lucro: essi scalzeranno sistematicamente i giovani, spesso fuori fai giochi, continuando, anche una volta promossi in regione o in parlamento, ad anteporre il proprio personale alla missione affidatagli dagli elettori.

Quali leggi potrà promuovere e difendere una persona così? A voi il giudizio.

mercoledì 17 febbraio 2010

Il 28 Febbraio parteciperò a "Una schiacciata per la SLA"



Il prossimo 28 Febbraio parteciperò al torneo di beneficenza “Una schiacciata per la SLA” organizzato dall’associazione NOI GIOVANI di Gattico in collaborazione con Volley 02 e Passione Gusto.

Il torneo si terrà a Gattico, presso la palestra delle Scuole Medie con inizio alle ore 13:00.

Ho raccolto con favore l’invito di questi ragazzi i quali hanno saputo coniugare un evento sportivo d’eccellenza con una raccolta fondi altrettanto importante che sarà devoluta all’associazione “Viva La Vita” ONLUS a cui sono da tempo legata.

Il 20 Febbraio, alle ore 11 presso la Sala Polivalente di via Leonardi a Gattico, nei pressi del Circolo ARCI, si terrà una conferenza stampa di presentazione dell’evento a cui parteciperanno insieme a me, il presidente Hassan Pagano in rappresentanza dell’associazione, Christian Eriani presidente del Volley02, Lavinia Calabrò Presidente del Consiglio Provinciale e una rappresentanza del Comune di Gattico ospite dell’evento.

Alla conferenza stampa parteciperà anche la Madrina dell'evento Claudia Cominetti.

giovedì 11 febbraio 2010

SLA. BIONDELLI (PD), GOVERNO DIA ASSISTENZA ADEGUATA BASTA IGNORARE VALORE DELLA VITA ISTITUIRE FONDO AD HOC

"Il caso del giovane Andrea Pancallo di Vercelli che ha deciso di vendere un rene per sostenere le spese di un'adeguata assistenza al padre Domenico malato di Sla riapre drammaticamente una piaga italiana che le Istituzioni non possono più ignorare". Lo dichiara la senatrice del Pd Franca Biondelli che il 10 novembre scorso intervenne, nell'Aula del Senato, per chiedere "maggiore e fattiva attenzione da parte del governo per i malati di Sla" che in quei giorni stavano facendo uno sciopero della fame.

"I malati di Sla non possono essere abbandonati nemmeno per un giorno e, pertanto, hanno bisogno di sostegni per le loro famiglie, di un numero più elevato di ore di assistenza, di erogazioni degli ausili, soprattutto dei comunicatori. Hanno bisogno di un Fondo ad hoc per la non autosufficienza. I malati di Sla - continua Biondelli - hanno veramente bisogno di assistenza e di fondi, perché le loro famiglie continuano a pagare cifre davvero esorbitanti, si tratta di circa 1.500 euro al mese, per poter avere un minimo di assistenza che ancora lo Stato non riesce ad assicurare loro".

"Occuparsi di chi soffre e di garantire loro un'adeguata assistenza è una priorità per un Paese che vuol definirsi civile. Se il governo lascierà ancora che le cose vadano avanti così - conclude Biondelli - vorra' dire che avrà deciso di ignorare del tutto il valore della vita umana".

mercoledì 10 febbraio 2010

Interrogazione sulle Cartiere Ermolli


Ecco la trascrizione dell'interrogazione che ho presentato oggi in Aula a proposito della cartiere Ermolli.



BIONDELLI - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
la cartiera Ermolli SpA è un complesso aziendale che dispone di due stabilimenti produttivi, uno a Moggio Udinese (Udine) e l'altro a Crevacuore (Biella);
essa si è costituita nell'anno 2006 dalla trasformazione in società per azioni della Gecart srl e successiva acquisizione, in data 27 giugno 2006, del complesso aziendale denominato cartificio Ermolli SpA in amministrazione straordinaria;
la gestione aziendale dal 2006 ad oggi è stata segnata da profonde perdite e, nel 2007, esse sono state superiori allo stesso capitale sociale;
lo stabilimento di Crevacuore è stato, da allora, profondamente sottoutilizzato e il livello d'impiego degli impianti non ha mai superato il 30 per cento, rendendo necessario il ricorso alla cassa integrazione per coprire i lunghi periodi di inattività;
nel frattempo la gestione dell'azienda è passata sostanzialmente nelle mani di un unico socio, Stefano Ciani, tramite le due società Finanziaria Ciani snc e RIF SpA di proprietà della stessa finanziaria;
la gestione di Ciani, negli anni, è sembrata tendere verso la chiusura dello stabilimento di Crevacuore responsabile, per questioni legate agli oneri di produzione, di forti perdite stimabili in 4 milioni di euro annui;
nell'anno 2009, si è arrivati alla cessazione di questo ramo di azienda e, contestualmente, è iniziata la cassa integrazione straordinaria della durata di 12 mesi con decorrenza 14 dicembre 2009 e scadenza 13 dicembre 2010;
quest'ultimo è il più recente di una serie di ricorsi agli ammortizzatori sociali che sono stati erogati per la prima volta, come detto sopra, nell'anno 2006;
ad oggi, i lavoratori dello stabilimento di Crevacuore non hanno risposte concrete dalla proprietà che, inoltre, risulta difficilmente reperibile;
gli stessi, dal 25 gennaio 2010, hanno iniziato l'occupazione del complesso aziendale per manifestare le loro preoccupazioni legate al futuro dell'azienda, e conseguentemente delle loro famiglie,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano prioritario convocare un tavolo di concertazione tra le parti al fine di tutelare i lavoratori e verificare le reali intenzioni dell'attuale proprietà nei confronti di questo polo industriale al fine di una ripresa dell'attività produttiva.
(4-02673)

SUL CASO DI ANDREA PANCALLO PRESTO UN INDAGINE

ROMA 10 Febbraio 2010 - Nella giornata di oggi, ho richiesto in Commissione d'Indagine sull'Efficacia ed Efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, insieme alla senatrice Bianconi, un'indagine conoscitiva nazionale sulle disabilità gravi.

Sono stata profondamente colpita dalla vicenda di Andrea Pancallo, il giovane vercellese che, con un annuncio choc, ha dichiarato di voler mettere in vendita un rene per poter raccogliere i soldi necessari a curare il padre Domenico.

Non è tollerabile che un giovane di soli 20 anni sia costretto a gesti di questa portata per poter attirare l'attenzione sulle carenze del nostro Sistema Sanitario; non è tollerabile che una famiglia intera venga distrutta dall'inerzia dello Stato di fronte a un problema tanto evidente quanto grave.

Leggendo le dichiarazioni rilasciate da Andrea sul sito di Viva la Vita, provo vergogna. Le preoccupazioni, più volte manifestate dalle pagine del mio Blog, a proposito della totale mancanza di assistenza nei confronti dei disabili gravi, trovano purtroppo conferma in questi atti estremi.

Spero che, con questa indagine, si possano trovare soluzioni concrete ai problemi che le disabilità gravi provocano; inoltre chiederò con forza al governo e alle regioni di intervenire con un sostegno economico ai malati e alle loro famiglie spesso distrutte da anni di sofferenze e abbandonate.

martedì 9 febbraio 2010

COLLABORAZIONE
O.N.Da – O.M.S – PARTNERESHIP SULLA SALUTE RIPRODUTTIVA


Aggiornamento


L’Osservatorio
Nazionale sulla Salute della Donna (O.N.Da) collabora con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), con la Partnership, con la SIGO e con il suo gruppo di Parlamentari italiane per discutere assieme i fattori critici della salute materno-infantile in Italia e nel mondo, partecipando a riunioni annuali a Ginevra e Roma per analizzare e proporre soluzioni ai problemi di salute delle donne.


All’inizio
del 2009 dopo aver fatto un’analisi preliminare dei principali problemi relativi alla salute riproduttiva, è emerso che il tema dei cesarei necessitava un approfondimento alla luce dell’elevato tasso oggi esistente in Italia che si attesta sul 38%, in alcune regioni sfiorando il 61%, quando l’O.M.S raccomanda di non superare il 15%.


Inoltre
pensando che l’Italia diventava nel giugno del 2009 Presidente del G8, si è deciso di focalizzarsi anche sugli aiuti internazionali alla salute materno infantile, alla luce del ritardo del nostro Paese nel concedere i finanziamenti alla cooperazione internazionale.


ANNO 2009

Ilprimo di questi incontri, realizzato lo scorso mese di gennaio 2009, ha avuto l’obbiettivo di proporre soluzioni per ridurre i parti cesarei in Italia e aumentare gli aiuti internazionali. Le proposte di soluzione a queste problematiche sono state tradotte in due Mozioni che sono state approvate in Senato nel giugno 2009.


La Mozione sui cesarei (presentata dalla Sen. Laura Bianconi) e approvata il 10 giugno 2009 evidenziava tra gli altri i seguenti strumenti per ridurre la % di questo tipo di intervento:


  1. Accesso all’informazioneIl tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
    O.N.Da ha realizzato una pubblicazione allegata a un settimanale femminile
    di larga tiratura e ora uno spot sulla naturalità del parto

  1. Miglioramento linee guida ospedaliere

        è stato inserito nel bando di concorso dei Bollini Rosa O.N.Da come
        criterio indispensabile per ottenere il terzo bollino, la presenza del
        controllo del dolore nel parto e l’analgesia ostetrica

  1. Azioni
    regionali
    (strumenti di monitoraggio e l'assegnazione di maggiori
    risorse per garantire l’epidurale gratuita ed accessibile)

        per discutere con le istituzioni regionali un piano di azione volto a limitare il ricorso al parto con taglio cesareo, nel 2010 sono previste tre Tavole rotonde in Campania (dove la % dei cesarei è la più elevata), Lombardia (dove dopo un iniziale calo dei cesarei si registra un aumento) e Emilia Romagna (dove la % è stata leggermente in crescita dal 2006)



La Mozione sugli aiuti internazionali (presentata dalla Sen Rossana Boldi) e approvata il 10 giugno 2009, ha definito l’importanza di un maggior impegno in materia di salute della riproduzione, non solo dal punto di vista degli effetti sulla salute della donna e del bambino, ma anche dal punto di vista socio-economico.


Il 31 luglio a seguito della Mozione, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha confermato che malgrado i tagli imposti dalla legge Finanziaria al bilancio della Direzione Generale alla Cooperazione e allo Sviluppo, gli investimenti in questo settore sono in aumento. In particolare l’Italia nel 2009 ha destinato risorse pari a 600.000 euro all’O.M.S in materia di salute materno infantile, un contributo di 500.000 euro all’UNICEF e un ulteriore contributo di 170.000 euro a UNFPA per la salute riproduttiva.




ANNO 2010


Il secondo incontro ha avuto luogo il 5/6 febbraio 2010, sono stati trattati i seguenti temi: aiuto internazionale alla salute riproduttiva, tumore del seno (prima causa di morte nella popolazione femminile) e parti cesarei.


L’incontro ha portato alle seguenti decisioni:


Aiuti internazionali: si è deciso di presentare alla Camera dei Deputati entro l’estate 2010 a cura dell’On. Sabrina de Camillis una Mozione che impegni il Governo a:


  1. Mantenere
    anche nel 2010 il livello di finanziamento per la salute materno infantile
    nei Paesi più poveri

  2. Assicurare
    attraverso specifici meccanismi che i fondi destinati alla salute materno infantile siano spesi per progetti specifici per i quali sia possibile
    identificare obbiettivi concreti sul cui raggiungimento si possa valutare
    l’efficacia dei finanziamenti


Tumore del seno: alla luce della rilevanza epidemiologica della malattia (pur avendo evidenziato come grazie a diagnosi sempre più efficaci, a trattamenti più mirati e alla forte azione di advocacy svolta dalle donne, la mortalità sia diminuita) e dei problemi ancora esistenti in Italia, si è deciso di presentare al Senato della Repubblica entro l’estate 2010 a cura delle Sen. Mariella Rizzotti e Franca Biondelli, una Mozione che impegni il Governo a occuparsi di queste problematiche:


Migliorare la tecnologia in radioterapia

  1. revisionare i DRG

  2. fare investimenti in funzione delle priorità epidemiologiche

  3. arrivare nel 2016 aver un congruo numero di Breast Units certificate a livello
    europeo

  4. valutare con attenzione gli effetti collaterali di alcuni farmaci

  5. potenziare le anatomie patologiche


Problematica dei cesarei: gli incontri regionali hanno evidenziato che la % suggerita dall’O.M.S nel 1985 forse non è più attuale in Italia alla luce della situazione esistente nel nostro Paese.


Si è quindi deciso di avviare una gruppo di lavoro che includa O.M.S, Partnership, Parlamentari italiane, O.N.Da, SIGO; Università, Consiglio Superiore Sanità, Agenzie internazionali per revisionare il tasso del 15% suggerito da O.M.S.


L’obbiettivo è proporre, sulla base di uno studio approfondito, al Congresso Mondiale della SIGO nel 2012 una nuova percentuale più rispondente alla situazione italiana.


Il prossimo incontro è previsto a Roma il 4 maggio 2010.

lunedì 8 febbraio 2010

Solidarietà ai lavoratori della Cartiera di Crevacuore

Ancora una volta mi trovo a scrivere, su questo blog, di una fabbrica del nostro territorio che chiude.

Quest'oggi alle 15:30 ho incontrato i lavoratori della cartiera Ermolli di Crevacuore, un gruppo di 85 persone per i quali la situazione è, a dir poco, drammatica.

La storia purtroppo è sempre la stessa: industrie di eccellenza che inspiegabilmente passano di mano in mano, di gestione in gestione, senza la minima cura per il lavoratore, trattato come un bene stoccato in magazzino.

Ho voluto incontrare questi lavoratori, che mi hanno contattato tramite la mia pagina di Facebook per far loro sentire la mia vicinanza e prometter loro un impegno concreto per cercare, oltre ogni limite, una soluzione perchè questo non diventi l'ennesimo caso Bemberg, Ideal Standard o Phonemedia.

E qui vorrei subito fare un appello molto chiaro. Negli ultimi tempi, e ne sono testimoni gli sfortunati lavoratori Bemberg più volte oggetto di strumentalizzazioni, si è diffusa l'usanza di visitare le fabbriche in difficoltà promettendo soluzioni astratte e prive di concretezza con il solo scopo di guadagnare simpatie e qualche voto: è ora di finirla.

Non ci si deve dimenticare infatti che, dietro a ogni promessa, seppur astratta, si nasconde la speranza e la disperazione di una famiglia che non arriva alla fine del mese, si nascondono padri e madri che non hanno altro reddito se non quello della cassa integrazione che, ovviamente, non dura in eterno.

E' ora di dare risposte concrete che non siano fatte di ottimismo vagheggiante ma di misure di vera politica del lavoro che tuteli i lavoratori e punisca gli imprenditori scorretti. Se nell'America di Obama la priorità è la Sanità nell'Italia di Berlusconi la priorità è il lavoro?

Ovviamente no: in parlamento negli ultimi mesi si continua a parlare di processi brevi, di legittimi impedimenti e di altre leggi ad-personam che nulla hanno a che spartire con il Governo del paese e con la soluzione dei problemi reali che i cittadini sentono sulla propria pelle.

Ai lavoratori di Crevacuore prometto di portare in parlamento, già nella giornata di Mercoledì, un'interrogazione urgente per chiedere l'apertura di un tavolo di concertazione: chiederò di dare risposta a questi operai che ormai vivono accampati per difendere un posto di lavoro che, per colpa non loro, stanno per perdere.

Dunque rivolgo un appello a entrambe le parti politiche, basta strumentalizzazioni, impegnamoci seriamente, senza fare politiche di annuncio ma lavorando, per citare le parole del Card. Martini, "nel silenzio", facciamolo per queste famiglie, per dare loro un futuro migliore.

A Ginevra tavola rotonda per la salute delle donne

Ho partecipato, il 5 e 6 Febbraio, alle tavole rotonde organizzate presso la sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (ONDA).

Un'esperienza davvero importante: obbiettivo di questi vertici stilare alcune mozioni da portare in Parlamento per impegnare il governo ad attivarsi, con urgenza, su temi delicatissimi quali il Tumore al Seno, la salute Materno-Infantile e il ricorso al Parto Cesareo.

Al tavolo la dott.ssa Marzagora, il dott. Merialdi oltre a specialisti di fama internazionale quali il prof. Vittori (Presidente della FIGO) e Willi Pasini.

Dalla discussione sono emersi quadri alterni di forte ottimismo per i grandi balzi in avanti fatti nella cura del tumore della mammella e di allarme per l'inquietante aumento di ricorsi al parto cesareo da parte delle giovani italiane. A questo proposito è stato indirizzato uno dei miei due interventi: ho indicato le possibili vie d'uscita da questo problema, una tra tutte il ricorso al parto indolore, oggi previsto come alternativa dai Livelli Essenziali di Assistenza ma spesso irragiungibile a causa delle scarse risorse disponibili negli ospedali italiani. Al governo chiederemo al proposito un impegno preciso.

Stesso discorso per quanto riguarda i piani, di portata questa volta mondiale, di sviluppo di politiche di assistenza dirette alle madri. Dal dibattito è emerso il ruolo chiave delle donne nei paesi in via di sviluppo, vere colonne di società che ruotano intorno al focolare di casa ma che, allo stesso tempo, non hanno risorse di base, a volte semplici come le norme di igiene, per tutelarle.

Appena saranno disponibili i documenti a proposito del nostro lavoro fatto sarà mia premura pubblicarli sul blog.

Porto a casa da Ginevra una grande soddisfazione per il lavoro svolto, ringrazio Onda e gli organizzatori di questi tavoli per l'opportunità che mi hanno dato e rinnovo la mia disponibilità per il prossimo futuro.

venerdì 5 febbraio 2010

Presto a Borgomanero, Felice Casson!

Cari amici e amiche, con enorme piacere vi comunico che nel mese di Aprile, avrò come ospite nella zona di Borgomanero, l’amico e collega, ex P.M. Felice Casson. Tra i temi che tratterà, il grave problema dell’Amianto, per cui ha scritto un DDL di cui sono cofirmataria, e il “processo breve” per cui, al Senato, è stato relatore di Minoranza. Presto nuovi dettagli! Invito soprattutto i lavoratori che hanno avuto problemi con Amianto ma anche i cittadini che conoscono da vicino il problema a partecipare! Sono temi importanti, non lasciamoli in mano a chi non ha a cuore la salute delle persone!!